venerdì 21 giugno 2013

Un incommensurabile necessità di esistere.








Se ne vanno via, mano nella mano amore nell'amore.
Non li conosco ma sono gli stessi da sempre.

Lei gli ha appena dato un calcetto nel  sedere,
lui ride, ma  intanto finge di non averlo sentito. Lei ripete il gesto più forte , lui si
gira e le dice qualcosa.

La ragazzina  scoppia in una grossa risata e lo ricopre
con le briciole della focaccia  mezza masticata che hanno appena comprato da me.
Avranno si e no 15 anni. Lui si finge incazzato, ma poi deve smettere
perché è troppo anche per lui, e scoppia a ridere insieme a lei.

Riprendono il cammino, le mani si ritrovano come fossero dotate di una
loro intelligenza, questa volta svoltano l'angolo e se ne vanno.
Io resto li, al mio posto, come sempre.

A 15 anni si svoltano angoli, alla mia età i piedi sono
fusi nell'asfalto.  Chissà se mi staranno pensando.
Chissà se uno dei due avrà ancora
negli occhi la mia faccia stanca, vecchia, noiosa.

Magari no.

Magari pensano soltanto ad arrivare al motorino e andarsene
in qualche giardino al più presto; Via dal mio grigiore, dalla monotonia.
A quell'età la vita sboccia in ogni prato, su ogni panchina, su ogni sella di motorino
ogni minuto è buono per perdersi e non tornare più.

Devo rientrare, devo lavorare, devo preparare,
devo essere pronto per domani sera, devo farmi trovare
ancora qui, sulla porta, ad aspettarli.

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